Five months ago together with the crew of Vikings Across Africa we arrived at destination, in Cape Town and our trip in Africa had reached an end. It seems weird that so much time already passed.
It seems weird to be back here and to think of that time as much as it was weird to be there and to think of here.
In the last 5 month I have been struggling to come back to life, to my “normal life”, the life of a white person but I have to thank a place like Amsterdam for giving me the possibility to always find a piece of Africa around the corner, so that the transition is not as shocking as I thought.
Africa has been emotional and now, looking at it from so far away, I can understand how important this trip has been to me and to my traveling future.
I keep answering a lot of questions about Africa.
So, to resume your curiosity:
Most beautiful people met: in Guinea Conacry and in Togo
Most beautiful country visited: Cameroon and Namibia
Most dangerous place: Nigeria
Best food: Mafe in Senegal, ad Camel Tagine in the Sahara
Most unbelievable place: sitting on the edge of the abyss on Tungavala, Angola
Greatest adventure: on the “roads” of Congo
Hardest days: in Nigeria and in DRC
Worse people: Cameroon and in DRC where everybody feels to have the right to treat you like a stupid white.
Best sea shores: Ghana
Most emotional place: Elmina and Ouidah, Ghana and Benin, the two fortress’ of the slavery history
Best of Africa: its children and their love for life and, in general, its people, full of dignity and always with a smile
Lessons from Africa: we are all the same, all belonging to the human race, doesn’t matter the colour of your skin, actually the colour of your skin is an ornament of your soul.
Cinque mesi fa, assieme alla gente di Vikigs Across Africa, giungevamo a destinazione, a Città del Capo e il nostro viaggio in Africa arrivava alla fine. Sembra strano che sia già passato così tanto tempo. Fa strano essere ritornati qui e pensare al mondo lasciato laggiù, così come in quei giorni era strano pensare al mondo di qua.
Negli ultimi cinque mesi è stata dura ritornare alla vita normale, la vita di un bianco. Devo, però, ringraziare una città come Amsterdam per avermi dato la possibilità di riuscire sempre a trovare un pezzo d’Africa sempre dietro l’angolo, così che, alla fine, la transizione non è stata così shoccante come temevo.
L’Africa è stata emozionante ed ra, riguardandola da lontano, posso capire quanto questo viaggio sia stato importante per me e per il mio futuro da viaggiatrice.
Ancor oggi, continuo a rispondere ad un sacco di domande che riguardano l’Africa.
E per riassumere a vostra curiosità:
Le persone più straordinarie incontrate in Africa: in Guinea Conacry e in Togo
Il paese visitato più bello: Il Cameroon e la Namibia
Il posto più pericolo: La Nigeria
Miglior cibo: Mafe in Senegal e la Tagine con la carne di cammello in Marocco
Il posto più incredibile: sedersi sull’orlo dell’abisso a Tungavala, in Angola
L’avventura più grande: sulle strade del Congo
I giorni più difficili: in Nigeria e nella Repubblica Democratica del Congo
Le peggiori persone: in Cameroon e nella Repubblica Democratica del Congo dove tutti pensano di avere il diritto di trattarti come uno stupido bianco
Le spiagge più belle: in Ghana
Il posto più emozionante: Elmina, in ghana e Ouidah in Benin, due fortezze della tratta degli schiavi
La cosa migliore dell’Africa: i suoi bambini e il loro amore per la vita ed, in generale, la sua gente, piena di dignità e sempre con un sorriso stampato in faccia
Lezioni dall’Africa: siamo tutti uguali, e tutti appartenenti alla stessa razza umana, il colore della pelle non conta anzi il colore della pelle è un ornamento dell’anima.