Far Oer Islands, lost paradise

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Manu | 14 January 2013 | 2 comments

 

Far oer

At first sight from the boat, Far per look like the lost paradise of the world

What can you do for 3 nights and 2 days on a boat from

Iceland to Denmark, stopping over the Far Oer Islands only for six hours before starting to sail again? We were all wandering this in the ghost town of Seydisfjordur, on the East Coast of Iceland, on Wednesday, when we were waiting for the ferry to go. We were cold, and the town was just absorbed by fog since the morning. Nothing to be seen, nobody around, nothing really worthed attention except the friendly kindness of a gentleman, Eythor Thorisson who owned a bar in town and offered us a beer brewed by himself. The bar was cosy and the beer was good, and the most amazing clock ever was hanged on the wall.

Far Oer

First sight of the first villages of the Far Oer

The 3 nights have been indeed long. Same for the days. The ocean has cradled our sleep and we all have recovered from the tiredness and cold of the first days on the road. As per tradition, I got a terrible sore throat on my first days here, and it has been good to sleep long and warm an have time to recover.
It has been boring as well. On a boat the time is slow and the awareness to have to be here for 3 nights didn’t help to speed it up. In the morning we all slept until late, and in the evening we all stayed up till very late, playing cards or reading books, or just chatting. Going out on the deck at night is like being in the black sky. Deep Darkness is surrounding everything and the boat seems going alone in the night, like a space shuttle.
On the first morning on the boat we had the sweetest of all the surprises appearing just in front of us from the silence of the ocean: the Far Oer islands.

Far Oer

Admiring how they appear and desappear from your sight is the must stunning thing on the boat from Iceland to Denmark

Admiring how they appeared and they got closer and bigger, how their stunning beauty erupted in our eyes, admiring the shapes of the cliffs, the waterfalls coming down of them, and small villages hidden between the valleys was like admiring the creation of the world.

Another view of one of the 18 isles of the Far Oer

The nature was simply exploding of life and untouched beauty. I felt like a spectator on this boat, yesterday. In silent I couldn’t believe I was finally there ad that it was one of the most beautiful sceneries I had ever seen. Arriving by boat made the difference. It was like watching a show, a wonderful show that was slowly revealing all its hidden beauty on a film developing in front of me and making me feel alive right there. The show went on for hours, crossing the sea in the middle of the 18 islands composing it.

I will come back to the Far Oer for sure, I want to explore all those tiny villages I saw appearing at the feet of the mountains, meet who live there, see how it is a life in a village with 10 houses in the middle of the sea. It was extraordinary to watch where the human being can settle and find the happiness.
When the boat stopped in Torshavn, I couldn’t believe it could actually be so “big”, compared to the rest seen until that moment, and so beautiful. It was like being arrived in a fairytale town, with its Christmas lights and atmosphere still on, the tiny roads, most of the houses with the roof made of grass, the happy people around, the ids looking like elves and heir funny language, a sweet mix of Icelandic and Norwegian that makes you love them at first sight. By night, it’s enchanting and watching it from the top of the boat made me feel sad to leave.

Far Oer

Another village lost in space and time among the Far Oer wilderness

So it was, unfortunately, and from there 2 more nights on a boat had to pass before we put our feet on the ground again, in Denmark.
It will be weird to arrive there tomorrow, crossing it during the day and find each other already in Germany tomorrow. The Nordic world will be already gone, together with the first week of this trip that is already amazing. For the rest of the week it will be motorway, crossing Europe and trying to leave the cold as soon as possible, reaching Spain already by the end of next week.
Then it will be Africa, finally, the real beginning for all of us.
We just need to get out of this boat now.

 

Beautiful Torshavn by night!

 

 

Cosa si può fare per tre notti e due giorni su una nave che va dall’Islanda alla Danimarca, con una sola sosta, alle isole Far Oer per sole 6 ore? Ce lo siamo chiesti tutti quando ci siamo imbarcati nella città fantasma di Seydisfjordur, sulla costa est dell’Islanda, mercoledì. Faceva freddo, e la cittadina era avvolta da una nebbia fitta fin dal mattino, che alle 4 di pomeriggio non sembrava diradarsi per niente e rendeva l’atmosfera irreale. Non c’era niente da vedere in quella città, e nessuno in giro, niente che attirasse l’attenzione se non la cortese gentilezza di un signore, Eythor Thorisson che ha un bar in centro e che è stato cosi’ gentile da offrirci una birra prodotta ed imbottigliata da lui stesso. Il suo bar è accogliente e caldo, la sua birra buona e gustosa e l’orologio più bello al mondo si trova proprio là!

Far Oer shining in the Nordic sky light

Per il resto, una volta saliti sulla nave, le tre notti sono state davvero lunghe. L’oceano ha cullato i nostri sogni e ci siamo tutti ripresi dalla stanchezza e dal freddo accumulato nei primi giorni per la strada. Come da tradizione, la tonsillite mi ha subito colpito nei primi giorni in Islanda, ed questi giorni passati al caldo sulla nave sono stati un toccasana.

Queste tre notti e due giorni in mare sono state anche noiosi a dire il vero. Sulla nave il tempo rallenta e la consapevolezza di doverci rimanere per tanto tempo non aiuta a farlo andare più veloce.

Far Oer

A small village lost in time and space, somewhere in the Far Oer

Di mattina abbiamo tutti dormito fino a tardi e la notte abbiamo fatto le ore piccole, giocando a carte, leggendo un libro, chiacchierando. Uscire di notte fuori, sul ponte della nave, è come uscire a fare una passeggiata nello spazio. L’oscurità profonda circonda tutto e la nave sembra in realtà un’astronave che naviga i mari scuri del cielo infinito.

La prima mattina in mare, la sorpresa più bella ed inaspettata si è all’improvviso materializzata davanti ai nostri occhi dal silenzio dell’oceano: le isole Far Oer.

Guardare in silenzio le isole avvicinarsi pian piano, prendere forma, esaltarsi e specchiarsi nel mare, ammirare la loro bellezza prendere possesso dei nostri sguardi, le cascate scivolare silenziose dalle scogliere a picco sul mare, i villaggi nascosti ai piedi delle montagne diventare un tutt’uno con il paesaggio di cui fanno parte è stato come ammirare la creazione del mondo.

Enchanting Far Oer

La natura alle Far Oer esplode di vita e di inafferrabile, pura bellezza. Mi sono sentita una spettatrice ieri su questa barca. In silenzio, tra me e me, pensavo al fatto che finalmente le avevo visto e che ero la’, davanti ad uno degli scenari più’ belli mai visti nella mia vita.

My happynesss at the Far Oer

Arrivare in nave alle Far Oer e’ stato cruciale e ha fatto a differenza. Su quel ponte, è stato come assistere ad uno spettacolo meraviglioso che pian piano rivelava le sue perle segrete proprio davanti a noi, facendoci sentire vivi e partecipi di cotanta bellezza. Quello spettacolo è andato avanti per ore, mentre passavamo in mezzo a molte delle 18 isole che compongono l’arcipelago.

Tornerò sicuramente alle Far Oer, per esplorare tutti quei villaggi nascosti ai piedi delle montagne, scoprire chi ci abita, e come si vive in un villaggio con 10 case su un’isola in mezzo all’oceano. E’ straordinario osservare dove l’essere umano può insediarsi per cercare la felicità.

Quando ci siamo finalmente fermati a Torshavn, capitale dell’arcipelago, non riuscivo a credere che potesse essere così “grande”, rispetto al resto visto fino a quel momento, e così bella. É stato come arrivare in un paese da fiaba, ancora in atmosfera natalizia, con le sue stradine tortuose che si arrampicano sulla sommità del paese, i tetti di erba, la gente allegra in giro, i bambini come elfi che parlano la loro gioiosa e divertente lingua, un misto di islandese e norvegese che ti fa amare questa gente a prima vista.

Far oer

Sunrise over the Far per

Di notte poi Torshavn e’ incantatrice, e guardarla dal ponte della nave, prima della partenza, mi ha messo tristezza, la tristezza di dover lasciarla così presto.

E così è stato, e da lí al prossimo posto in cui metteremo piede sulla terraferma ci sarebbero stati altre 2 notti in mare.

Ora siamo quasi arrivati. Domani mattina alle 10 siamo in Danimarca. Sarà strano ritrovarsi di nuovo in Europa e addirittura, domani sera, ritrovarsi già in Germania. Il mondo nordico sarà già passato, assieme alla prima settimana di questo viaggio che è già meraviglioso. Per il resto della settimana prossima sarà solamente autostrada, dalla Danimarca alla Spagna, attraverso il cuore dell’Europa, in corsa per lasciarsi il freddo alle spalle. Saremo in Spagna già a meta settimana, prima di fare il primo passo in terra d’Africa. Il vero inizio, per tutti noi.

Dobbiamo solo uscire da questa nave, per ora.

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The magic of Far Oer