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Stepping up all its 248 steps to get to the top of the Pyramid of the Sun, the highest temple of Teotihuachan site, resembles Icaro’s long way towards the sky trying to touch the Sun.
The Pyramid of the Sun, the third highest pyramid in the world after Cheope, in Egypt and Cholula, also in Mexico, is the most stunning monument you can find on the site. It stands up on its impressive 75 meters, and reaching up its top and having a look at the entire Citadel at its feet literally gives goosebumps, and not only for the altitude. Massive and majestic at the same time, they say you should touch the floor of its top when getting there as it gives you energy and connect you with the Sun. What really connects you to the Sun is actually the view from the top of it, the view of the site around, of the Pyramid of the Moon in front , of the steep steps that have brought you up there and most of all of the people, looking so small down there at the base.
Just as like as facing other ancient buildings such as the Parthenon in Greece or the Colosseum in Rome, standing on top or in front of the Pyramids of Teotihuacan should make you aware of the fact those buildings and its memory belong to all of us as a human kind, they are the silent witness of the greatness of human mind and creativity without any difference of races or anything.
The Pyramid of the Sun is an anthem to the greatness of people we know nothing about, we barely study in one or two chapters of our history book at school, of people we keep apart of our history and past while we keep looking at them as exotic and far away. The pleasure of being in place like Mexico is that these people are among us, they walk in the streets we walk, we can see them around us, x appreciate their gentle spirit, learn about their culture, eat their super spicy food, listen to their music and talk to them. We can see places like Teotihacan becoming alive with the heirs of its Ancient people, like this it is a bit easier to imagine how powerful and impressive that site must have been, what the 1st impressions of people getting there would have been when they arrived at the entrance of a Citadel that counted almost 200000 people at its highest peak, and how it may have looked like to see the entire square full of people when immolating human sacrifices in the name of the Sun god.
When walking towards the Pyramid of the Moon, smaller than the Sun’s one, check how the more you walk closer the more the mountain behind disappears. The Pyramid that looked so small from far away, suddenly gets huge when standing in front of it at its feet.
Out of the two, it is just this one the most difficult to climb as the steps are steeper and higher. Mind the altitude on both of them, as many people feel sick when trying to get to the top. Take your time, breathe, look back once in a while to check where you stand on the pyramid, on the world you belong to. Teoutihuacan is gonna probably stay in your mind for a very long time. In mine for sure as it is the first site ever I visited of these Ancient civilizations that so much entertained my imagination when I was younger. Reaching the top of that Pyramid today has meant a lot to me. It has reminded me of all the crazy days of my Icelandic Summer spent at work, dreaming of this trip, of each and every step and destination, of all the Icelandic crazy days and nights talking about it, about this unbelievable feeling of freedom in front of beauty and perfection that nothing in your boring, routined world, could ever substitute with.
I love my life…..and this is only the beginning of this new, next adventure…..
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Salire su, fino alla cima della Piramide del Sole, il tempio più alto di Teotihuacan, ricorda un po’ il sogno di Icaro di avvicinarsi al sole.
La Piramide del Sole, la terza più grande del mondo dopo quella di Cheope, in Egitto e Cholula, sempre in Messico, è il monumento più imponente dell’intero sito. Si erge alta e maestosa sui suoi 75 metri e domina letteralmente la vista dell’intera Cittadella di Teotihuacan,che si estende per due chilometri ai suoi piedi. Massiccia e maestosa allo stesso tempo, si dice che chi giunge fin su in cima ha da toccarne il suolo così da poter incapsulare un po’ dell’energia positiva del dio alla quale è dedicata.
Cosa in realtà vi connette al suo dio protettore è la vista che ne avrete una volta giunti in cima, la vista dell’intero sito, scoperto per caso anni fa durante lavori per aprire una nuova autostrada fuori dalla capitale,la vista sulla valle che la circonda e protegge,la vista della sua piramdie gemella minore, dedicata alla luna, e la vista dei 248 gradini ripidi che vi hanno condotto fin lassù e che fan sembrare il resto del mondo una miniatura di sè stesso, ai suoi piedi.
Proprio come quando si ammirano altri monumenti antichi come il Partenone ad Atene o il Colosseo a Roma, anche davanti alle piramidi di Teotihuacan si ha la sensazione di trovarsi davanti ad un vero e proprio patrimonio mondiale che appartiene a noi tutti, senza distinzione di razza, lingua, cultura e religione. Siti del genere ci rendono umani, e grandi nella nostra umanità, ci ricordano quanto la nostra creatività come genere umano si sia potuta elevare ed esaltar in ogni angolo della terra.
La Piramide del Sole è un inno alla grandezza di un popolo di cui non sappiamo quasi nulla, ignorato dai libri di storia che non spesso ma sempre vi dedicano uno due capitali incorporando culture così vaste e diverse come possono essere tutte quelle che hanno governato il Centro e Sud America fino all’arrivo dei bianchi. Il piacere di essere in un paese come il Messico deriva proprio da questo, dal trovarsi a contatto con questi popoli che ancora vivono, proprio come noi in Europa e nel resto del mondo, il mondo che oro stessi hanno costruito e che noi abbiamo cercato di cancellare. Questi popoli grandiosi e misteriosi di cui poco sappiamo, in Messico vivono tra di noi, camminano per le strade in cui noi camminiamo, ci possiamo aprlare, possiamo assaggiare cosa mangiano, ascoltare la loro musica, sentire il suono della loro lingua originaria, forse la stessa che si parlava al tempo della costruzione di Teotihuacan.
E così, se visti con occhi nuovi, posti come Teotihuacan all’improvviso si animano della gente che li ha costruiti, ci si ritrova assieme ai loro eredi e quasi ci si immagina la prima impressione di coloro che arrivano ai piedi della piramide dopo aver attraversato le terre aride di questa parte del mondo.
Quando ci si incammina verso la Piramide della Luna si può notare come la montagna che si erge alle spalle va via via scomparendo e una volta ai suoi piedi, quella che sembrava un monumento minore si erge come la medesima maestosità sulle rovine circostanti. Salire sulla piramide minore è nonostante tutto molto più difficile che su salire su quella maggiore, perchè i gradini di questa sono molto più alti e piccoli. Si arriva in cima con il fiato sul collo ma quando ci si volta e si ammira l’intero sito ai propri piedi il fiato rimane sospeso a lungo tra l’estasi e la gioia pura.
Prendi il tuo tempo, respira, guardati intorno, guarda dove sei e guarda il mondo che ti circonda. Teotihuacan rimarrà a lungo nei tuoi ricordi. Nei miei di sicuro perché è stato il primo sito archeologico appartenente a questi popoli che così tanto mi animavano l’immaginazione da piccola.Raggiungere la vetta delle due piramidi oggi mi ha ricordato dei giorni passati a lavoro qusta estate per poter far avverare questo sogno. Mi ha ricordato perchè amo tanto questa vista e questo incredibile sogno di libertà che mi sto concedendo e che non scambierei con niente al mondo.