Most of the tourists who visit Iceland love to come here in summer, when days are longer, almost neverending, and temperatures are a bit milder than the rest of the year.
However, I personally love Iceland in winter, despite the cold. Before moving I came 3 times here in winter. I always found Iceland in winter more authentic and real.
Indeed, Iceland is a winter place. Look where it stands. Up here, Summer is gorgeous but always a bit weird and, most of all, as all Icelanders tell you, very short. At these latitudes, the real season is the winter one. And while Icelanders are all used to the extreme winter conditions that can happen, foreign people struggle a lot to get along with the Icelandic winter, especially on their first one.
Said that, I have to admit my first winter in Iceland has been long, dark and cold.
Winter starts to steal the sun’s warmth already in the latest days of August, when days get shorter and colder. The stars, those you haven’t seen for months, reappear in the sky, the sky gets its black colour again and suddenly one day it is dark again. By the middle of September you are already wearing your winter coat, which you never totally abandoned in the summer months. But it is in November that Mr. Winter violently arrive. After Airwaves, the Music festival held in Reykjavik the first weekend of November, Iceland definitely enters in its longest season.
November and December are the worse months. Icelanders will tell you that January and February are tougher, but I personally hated the first two more.
In November something you have never experienced before starts to happen: every day gets 20 minutes shorter than the previous one, everyday. It is like light slides off your fingers, you can try to capture it but the sun is so down on the horizon that if it shines it doesn’t last for more than few minutes. The feeling you have is almost of fear that one day you wake up and there is no sun anymore. That’s why when December comes and brings with it the first snow, it is welcomed almost with relief by everyone. So at least the nights and the dark days are a bit brighter. This, together with the millions of Christmas lights appearing on every window in town, makes it cozier and brighter. However, for me personally, December was really the tougher month. Just before Xmas, and just before I left to finally go to hunt the Italian sun at home, the sunrise in Reykjavik was at 11:30 am and the sunset at 15:20.
It is pretty impossible to describe how it is to wake up late in the morning and find it dark outside. I think I never slept so much in my entire life. It was simply always dark. Difficult to find energies and a good mood to do anything. We were all like zombies, a bit. Waking up early meant feeling like waking up in the middle of the night, with the sun starting to appear only many hours after you had got up from your bed. This, together with the snow storms that hit Iceland for the entire month, really proved my Mediterraneans soul. I am not hiding the fact I was probably the happiest person in the world the day I left Iceland to go to Italy.
Despite this, despite the dark and the bad weather, winter in Iceland has some charm that you will never be able to find it anywhere else in such a majestic and powerful beauty.
One is the Northern lights. It is like Mother Nature gifts this far away winter land of supernatural lights in those months when light is poor. In those dark months the Northern Lights are strong and much more visible than later in the year. Even in Reykjavik, where the light pollution doesn’t help the Northern lights to show their brightest side, is often possible to see them so clear that they take your breath away.
And then there is the Icelandic winter Nature, so powerful and sublime. It stands majestically above the Nordic Winter, against all the weather forces, embracing the wind to inspire your mind and remind you you are in a land that has made ice its beauty sign, where no human feet dares to touch its frozen ground and disturb the sight. Iceland in winter takes your dark energies and inspire them to create beauty, the one that leaves you speechless and shocked.
A frozen scream of Beauty, mystical and ethereal in its painful and majestic perfection..
Iceland in winter is this:
And this
And this:
La maggior parte dei turisti che visita l’Islanda viene d’estate, quando le giornate sono lunghe, lunghissime, quasi infinite, e le temperature un po’ più miti del resto dell’anno.
Tuttavia, personalmente, io amo l’Islanda d’inverno, nonostante il freddo. Prima di trasferirmi qui, ero venuta già 3 inverni di seguito in viaggio da queste parti, perché l’Islanda, d’inverno, è molto più autentica e reale.
L’Islanda è del resto un paese invernale. Basta guardare su una qualsiasi cartina dove si trova. Le estati quassù sono stupende ma sempre un po’ strane e soprattutto, come dicono gli islandesi, molto corte. A queste latitudini la vera stagione è l’inverno. E mentre gli islandesi sono abituati a tutte le condizioni climatiche che da queste parti si susseguono nei mesi invernali, gli stranieri sono quelli che soffrono invece, soprattutto se al loro primo inverno.
Detto questo, devo ammettere che il mio primo inverno in Islanda è infatti stato lungo, buio e freddo.
L’inverno inizia a rubare il calore al sole già verso la fine di agosto, quando le giornate si accorciano e diventano più fresche. Le stelle, di cui avevi perso traccia mesi addietro, ricompaiono nel cielo, che a sua volta finalmente torna ad essere buio. Per la metà di settembre, si indossa già il cappotto invernale regolarmente. Ma è verso novembre che il Sign. Inverno arriva prepotentemente. Airwaves, il festival musicale di Reykjavik del primo weekend di novembre, segna l’inizio dell’inverno vero. É allora che l’Islanda entra nella sua stagione più lunga.
Novembre e Dicembre sono i mesi peggiori. Gli islandesi dicono che gennaio e febbraio sono peggio, ma personalmente i primi due sono stati molto più pesanti.
A novembre inizia un’esperienza nuova: i giorni iniziano ad accorciarsi sempre più velocemente, fino ad arrivare anche a 20 minuti di differenza tra un giorno e l’altro.É come se la luce scivolasse via dalle mani, mentre si cerca di catturarla, mentre il sole è talmente basso all’orizzonte che i momenti di pieno giorno durano pochissimi minuti. Si inizia quasi ad aver timore di svegliarsi e non veder spuntare il sole. É per questo che quando arriva dicembre e con esso la prima neve, lo si accoglie quasi con un respiro di sollievo. Almeno i giorni, e soprattutto le notti, sono meno buie. E la neve, assieme alle migliaia di luci di Natale che compaiono vicino ad ogni finestra, rendono l’atmosfera meno buia e più accogliente. Prima di Natale e prima che me ne tornassi ad inseguire il sole in Italia, l’alba a Reykjavik era alle 11:30 e il tramonto alle 15:20.
É difficile descrivere come sia svegliarsi tardi la mattina e vedere ancora il buio fuori. Il buio che non ti abbandona mai, neanche quando c’è il sole. Penso di non aver dormito mai così tanto in vita mia. Difficile svegliarsi, ma anche trovare le energie e un umore decente per fare qualsiasi cosa. In inverno ci si sente tutti un po’ zombie. Svegliarsi presto è come svegliarsi in piena notte, passeranno delle ore prima di vedere la luce del sole, o più semplicemente la luce. A dicembre tutto questo buio, insieme alle tempeste di neve che ogni giorno hanno funestato la mia amata Islanda, hanno davvero messo a dura prova il mio cuore mediterraneo. Non nascondo il fatto che ero forse la persona più felice del mondo il giorno in cui me ne sono scesa in Italia per Natale.
Eppure, nonostante questo, nonostante il buio atroce e il cattivo tempo perenne, l’inverno in Islanda ha un suo fascino che non si potrà mai concepire in nessun altro angolo della Terra.
Un motivo è legato all’Aurora boreale certamente. É come se Madre natura facesse dono della sua luce sovrannaturale a queste lande remote. Nei mesi invernali, quando poco c’è da vedere, l’Aurora Boreale è così forte che a volte è possibile vederla danzare anche su Reykjavik illuminata.
E poi c’è la natura islandese, così potente, maestosa, sublime. Si erge sull’inverno nordico, contro le intemperie costanti, abbracciandone il vento per ispirare la mente e ricordarle che siamo su una terra che del ghiaccio ne ha fatto bellezza e perfezione.
L’Islanda in inverno rapisce le nostre energie oscure e le trasforma in Bellezza, di quella che lascia senza fiato. Una bellezza che inonda di stupore, mistica ed eterea nella sua cosciente e dolorosa perfezione.
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