It has been one of the most amazing experience of a lifetime: Ice caving in Iceland, under a glacier, under the same glacier last autumn I flew on to admire the volcano eruption. Ice and fire coming from the same place. This is the Vatnajokull Glacier, the biggest in Europe, and this is actually Iceland, its double essence that never stop to amaze yo and leave you speechless in front of her ecstatic beauty.
In the middle of nowhere, in the middle of the deep white of a glacier in winter, you would never ever expect such an incredible underworld.
Oskar from IceGuide.is brought us in the middle of it, he introduced us to his wonderworld, to its basic but fundamental rules, do not step where you don’t see footprints and do not leave signs on the ice, and accompanied us there where the magic happens, where a river under the glacier has carved the most beautiful of all Mother Nature’s temples, far away from everything and everybody, where nobody could find it or see it. Made of astonishing beauty, the ice cave opens up in all its majestic beauty and colours in front of my eyes.
The feeling you have is that you have been entered a temple, somewhere mystical, one of those few places on the planet where you really feel men have nothing to do with it. When I was left alone, or better when I run away from the tons of Asian tourists nowadays everywhere in Iceland, I felt the beauty and the silence around. And silence is what you need to admire and enjoy a place like that. Silence because it is needed to contemplate such a masterpiece and also because there is not much to say in front of it. It was almost emotional to touch the perfect and solid shapes of the ice, to feel it smooth and cold under your fingers, to look though it and see air, water and rocks trapped inside. It is like ice had suddenly frozen a moment of the eternal life of the Glacier, like in a photography, like in a memory. You are there witnessing the memory of the Glacier, of the Planet.
With the light shining, the ice keeps changing colour and, at your eyes, shape, too. Blue is the colour that belongs to it and to the ice. Oskar explains us that blue is the only colour that ice is not able to release through itself so it gets trapped under the ice vault and in days like that one, when there is not a lot of sun, you can see it in all its shiny splendour.
The cave is simply astonishing. It has different rooms, and in all of them the ice has been left alone to create wonders.
Every year these caves die around May, when they melt in the summer mild temperatures. A river, that is their creator, retakes possession of that space. And you will have to wait until October or November when explorers like Oskar and all the crew of Iceguide.is start looking for new caves in the glacier to hope to see them again. Two years ago there were no caves at all. This year two. You never know how things evolve, how the glacier changes and how the global warming affects the environment around.
Some suggestions for those who are interested in photography in the ice cave: you don’t need a tripod in there. There is more than enough light to shoot in perfect conditions all the time. Cloudy days are the best as the cave shines in the blue of the ice reflections. Tripod is really annoying in the cave, as you have to put your attention son so many things, among all the slippery surfaces and the beauty around.
Touring with Iceguide.is was a great experience. Groups are really small, you never feel a tourist, but more an adventurer with them. They run two tours daily, from November till the end of March, one at noon and one at 5pm. Pick up is at the Glacier Lagoon, from there they will drive you off road for half hour in order to reach the Glacier and the cave. Oskar is really experienced and nice, he will help everyone to put the helmet on and guide you on your adventure, leaving you a lot of time to explore, taking photos, talk about the ice. In the cave the group is alone, and this is something I really liked. You are not together with other people from other tours. There wouldn’t be enough space for it anyway. An unforgettable experience to do when you are in Iceland, in order to love and remember it even more.
Click HERE to see more photos of Ice Caving
É stata una delle esperienze più particolari e stupende della mia vita: visitare una grotta di ghiaccio all’interno di un ghiacciaio sul quale l’autunno scorso avevo volato per ammirare un vulcano in eruzione. Fuoco e ghiaccio che provengono dallo stesso posto, solo in Islanda. Questo è il ghiacciaio Vatnajokull, il più grande d’Europa, e questa in realtà è l’Islanda e las ua doppia essenza che non finisce mai di stupire e di togliere il respiro per la sua estatica bellezza.
Nel bel mezzo del nulla, nel più profondo bianco di un ghiacciaio in inverno, no ci si aspetterebbe mai un mondo sotterraneo di siffatta bellezza.
Oskar, di Iceguide.is ci ha portato là in mezzo, ci ha presentato il suo mondo con le sue due leggi fondamentali, non mettete I piedi là dove non vedete impronte e non lasciate segni sul ghiaccio, ci ha accompagnato là dove la magia accade, dove un fiume sotterraneo scolpisce il più bel tempio di madre Natura, lontano da tutto e da tutti, dove nessuno può vederlo, trovarlo o contemplarlo. Costruito interamente in pura bellezza, la grotta di ghiaccio si apre in tutta la sua maestosità e davanti ai nostri occhi appena mettiamo piede dentro. Il blue ci avvolge. La sensazione è di essere entrati in un tempio appunto, in un posto mistico, uno di quei pochi posti nel nostro pianeta dove l’uomo no c’entra davvero niente.
Appena sono riuscita a fuggire le orde di asiatici che in questo periodo sono ovunque qua in Islanda, ho finalmente sentito la bellezza e il silenzio intorno a me. Perché il silenzio è ciò di cui si ha bisogno per ammirare e contemplare un posto del genere e anche perché non si ha molto da commentare davanti alla meraviglia che appare ai nostri occhi. É stato emozionante sfiorare con mano le forme perfette e solide del ghiaccio, sentirlo freddo e liscio sotto le dita, guardare attraverso i sui riflessi e scoprirci la vita dentro, aria, bollicine, pezzi di roccia incastrati nella forza ruggente del ghiaccio. É come se il ghiaccio avesse congelato un momento della vita eterna del ghiacciaio a cui appartiene, come in una foto, come in É così che ci si sente in una grotta di ghiaccio: ci si ritrova lì, testimoni silenziosi del ricordo di un ghiacciaio eterno.
Con la luce che filtra dall’alto, il ghiaccio cambia colore continuamente e, agli occhi di chi lo osserva, anche forma.Blu è il colore che gli appartiene. Oskar ci spiega che il blue è l’unico colore che il ghiaccio non è capace di lasciar passare, e che quindi rimane intrappolato nella volta e conferisce al posto la sua caratteristica principale.
La grotta con due diverse stanze è davvero stupenda.
Ogni anno all’inizio d maggio queste grotte di ghiaccio muoiono con le temperature miti dell’estate che avanza. Un fiume, che ne è il creatore, si impossessa di ciò che aveva donato alla natura circostante. E si dovrà aspettare di nuovo il prossimo ottobre o novembre prima che esploratori come Oskar vadano ala ricerca di nuove grotte. Due anni fa non ne fu trovata nessuna. Quest’anno due. La natura incerta del posto e il surriscaldamento del pianeta che qui più di ogni altra parte al mondo è palesemente visibile rende difficile ogni previsione.
Un suggerimento a coloro che sono interessati alla fotografia è non portatevi il tripod. Non ce n’è bisogno, c’è abbastanza luce nella grotta da poter fare foto in condizioni perfette senza il peso e la noia di un tripod con sé tutto il tempo.
Il tour con Iceguide.is è stata in generale un’esperienza indimenticabile. Il tour è per un gruppo piccolo, di 10 o 12 persone, che lo rende umano e ci si fa sentire più esploratori che turisti. Iceguide.is ha due tour ogni giorno, uno a mezzogiorno e uno alle 3 di pomeriggio. Il meeting point è alla Laguna di ghiaccio, e da lì, dopo una traversata off road in mezzo alle lande che conducono al ghiacciaio, si arriva al Vatnajokull dopo una mezz’oretta. L’avventura, a quel punto, può cominciare.
Oskar è una guida preziosa , aiuta tutti a sistemare l’elmetto, da consiglio, condivide la sua passione per quel posto, ci fa sentire amici a casa, guida tutti all’interno della grotta e dopo una breve introduzione, lascia spazio alla curiosità e all’entusiasmo di fotografi e non.
La cosa che ho apprezzato di più di questo tour è stat il fatto che nella grotta non ci sono altri gruppi. Siamo solo noi. Non ci sarebbe spaio per troppe persone comunque, ma questo rende il tutto intimo e amichevole.
Insomma , un’esperienza da fare e da ricordare per sempre.
Clicca QUI per vedere le altre foto della Grotta di ghiaccio
Thank you IceGuide.is
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Spectacular pictures. A friend of mine did a road trip across Iceland and had a great experience. I intend to go there someday.